Centro Storico di Bologna e Sanità Elettronica

Mi scrive Elvira Mondini: “si parla molto di una rivitalizzazione del centro storico bolognese con la costruzione di un polo della sanità. corrisponde al vero questa voce? sarebbe davvero un’idea innovativa”. Nel centro storico di Bologna, in particolare nella Zona Nord delle vecchie manifatture, si sono insediate diverse industrie di elettronica. La loro presenza è quasi invisibile perché si limitano ad occupare vecchi magazzini, uffici o vecchi appartamenti ristrutturati. Sono aziende che non inquinano, non producono rumori molesti e danno lavoro a molte persone qualificate, in particolare giovani neolaureati (ma anche a tanti ristoranti, bar e negozi della zona). Nel rione di via Borgo di San Pietro e via Capodilucca, a ridosso della Montagnola, hanno sede grandi industrie come  Telecom e Cup2000. Quest’ultima, con ormai 600 dipendenti e altre minori, ha aggregato ormai un distretto della sanità elettronica, che si sposa felicemente con la presenza di centri universitari (in via Capodilucca c’è la Facoltà di scienze aziendali e non lontano quella di Matematica -Informatica), di istituzioni come la Sede della Conferenza Sanitaria Metropolitana e del Sindacato dei Medici di Famiglia, FIMMG; nonché di centri di sanità pubblica  e privata di notevole interesse. Questa presenza qualificata ha favorito economicamente il tessuto commerciale, artigianale e della ristorazione della zona, prevenendo quei fenomeni di degrado presenti in altre zone del centro e non solo nella vicina Piazza Verdi. Noi, di Cup2000, pensiamo ad un progetto per il futuro da attuare assieme ad altri partner industriale, alle piccole imprese commerciali e ai centri di ricerca, in collaborazione con le istituzioni pubbliche locali. La città potrebbe diventare una capitale della sanità elettronica italiana. Bologna ha bisogno di idee (e di posti di lavoro qualificati per i giovani).

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