Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), funziona! Due appuntamenti importanti per discuterne.

Funziona. Questa settimana l’ho sperimentato direttamente. Mi sono fatto il mio fascicolo su Internet al portale che abbiamo predisposto con il Progetto SOLE (http://www.fascicolo-sanitario.it), utilizzando la password che nella fase sperimentale viene rilasciata da CUP 2000. Lunedì ho fatto esami del sangue al centro prelievi del Malpighi (ASO S. Orsola Malpighi di Bologna), martedì un esame di radiologia nella stessa azienda ospedaliera. Dopo due giorni tutti i referti erano sul mio FSE e nella cartella clinica elettronica del mio medico di famiglia. La cosa è stata comodissima perché con il mio medico ci siamo sentiti subito telefonicamente (gli esami erano tutti regolari), ma ho avuto anche occasione di farli vedere ad un dottore mio amico che era passato a trovarmi al lavoro. Io, intanto, avevo già sbirciato nel mio fascicolo elettronico, costatando che i dati erano all’interno dei valori di riferimento. Il fascicolo è tecnicamente già disponibile in rete Internet per tutti i 4,3 milioni di cittadini dell’Emilia-Romagna e per quelle persone, come gli studenti, che stazionando per lavoro o per studio nella nostra regione hanno scelto qui un medico di famiglia. Le ASL dell’Emilia-Romagna si stanno preparando per una campagna informativa ai cittadini (a luglio inizia l’ASL di Bologna) e per mettere a disposizione di tutti dei punti di rilascio della password, che potrebbero essere gli sportelli Cup e URP. I cittadini che hanno la carta di identità elettronica possono già utilizzarla al posto della password. Il fascicolo non è completo e si completerà nel corso dell’anno, quando tutte le tipologie di informazioni e documenti provenienti dalla nostra interazione con la sanità pubblica e accreditata entreranno nel FSE. Ovviamente ciò avverrà se abbiamo rilasciato il consenso alla circolazione in SOLE dei nostri dati di salute sulla base della legge sulla privacy. Ma anche se non tutti i dati e le informazioni che ci riguardano arrivano al nostro fascicolo, esso risulta di una utilità eccezionale e comporta un modo nuovo di intendere e fare sanità che si misura con un cittadino informato e partecipe. Il FSE cambierà in pochi anni la cultura dell’assistenza sanitaria. Non tutti, purtroppo hanno compreso questo concetto. La Regione Emilia-Romagna, anche grazie al lavoro svolto da CUP 2000, ha raggiunto in questo campo un livello avanzatissimo e può essere il laboratorio nazionale di sperimentazione del FSE se, come tutti noi speriamo vivamente, si procederà con decisione anche in questo nuovo mandato politico, lungo la strada dell’innovazione e della sanità di Internet. Abbiamo due occasioni ravvicinate per parlare di FSE: il 26 maggio (ore 11) all’ExpoSanità di Bologna, con Granieri,  de Kerckhove, Matteuzzi e De Michelis, Mazzoli; il 7 giugno ad un importate seminario dell’Università di Bologna, Facoltà di Giurisprudenza, a cui parteciperà l’Autorità Garante della Privacy Pizzetti e il Rettore Dionigi assieme a molti altri qualificati relatori.

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