Ieri alla Scuola Achille Ardigò del Comune di Bologna: Franca Maino, che cos’è ‘Il Secondo Welfare’

Franca Maino – Direttrice del Laboratorio Percorsi di Secondo Welfare, del Dipartimento Scienze Sociali e Politiche dell’Università Milano – è stata relatrice, ieri, alla Scuola Achille Ardigò del Comune di Bologna. Franca Maina ha in questi anni collaborato con Il professor Maurizio Ferrera sui progetti di Secondo Welfare, come ha ricordato, introducendo i lavori della quarta lezione dedicata ai ‘modelli di welfare’, Ivo Colozzi. Sala del Risorgimento come sempre pienissima e grande attenzione

Keyword: Welfare aziendale e filantropico sono solo un aspetto del Secondo Welfare. Nel ‘diamante del w.’ (con le quattro punte: stato, mercato, associazioni, famiglie) lo stato ha schiacciato storicamente gli altri tre attori. Occorre passare da un ‘diamante’ alle ‘intersecazioni’, cercando quello spazio comune tra gli attori, tra stato, mercato, terzo settore e famiglie, che rappresenta il massimo valore per il cittadino assistito

Secondo welfare come mix di opportunità, quindi. Si deve spostare l’analisi sulle comunità e sui territorio per scoprire attori e risorse, promuovendo un processo di integrazione tra primo e secondo welfare.

L’innovazione sociale è il driver: nuovi modelli e nuovi servizi per rispondere ai bisogni sociali emergenti. Punti di forza: flessibilità dei servizi, partnership tra gli attori. Tanti soggetti in rete. Un’attenzione particolare ai portatori di risorse nel territorio: Fondazioni Bancarie (sono 88 e 9 di queste contribuiscono al 40% dei contributi con investimenti per 1 miliardo in welfare territoriale). Si lavora per macro progetti e per rimodellare i servizi locali con risorse pubbliche e private. Anche il W. filantropico delle Fondazioni e quello aziendale sono occasioni importanti per una crescita qualificata del il terzo settore. Ci sono oggi nel territorio oltre 700 progetti finanziati. Un ruolo importante hanno le Fondazioni di Comunità, ma stanno emergendo anche le Fondazioni d’impresa, le Banche per giovani (youthsbank). Nascono le prime esperienze di reti di piccole imprese per progetti di welfare aziendale.

Ho ricordato, introducendo i lavori, che i diversi ‘modelli di welfare’ presentati dagli studiosi alla Scuola (sono già intervenuti, dopo l’apertura di Vincenzo Cesareo, Emmanue Pavolini, Tiziano Vecchiato e Pier Paolo Donati e Franca Maiono, altri sono in programma fino a giugno) verranno analizzati e confrontato con le esperienze in atto nella realtà metropolitana bolognese, in un rapporto sinergico, su basi scientifiche, con operatori e decisori istituzionali, ma anche con il terzo settore.

(Su Iperbole, portale del Comune di Bologna, nei prossimo giorni è possibile trovare la registrazione video della relazione di Franca Maino. Già disponibili quelle dei relatori precedenti). Prossimo appuntamento con Riccardo Prandini il 13 febbraio su ‘Il Welfare delle Potenzialità ‘.

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