Una bella notizia per iniziare il 2014. Conosco Paolo da quasi trent’anni e l’ho sempre visto in prima fila tra i poveri, i barboni bolognesi, gli immigrati senza dimora, all’ambulatorio Biavati dove vanno quelli che non vengono accettati nemmeno dagli ospedali. Per noi, del Cup, è stato sempre un amico e Achille Ardigò aveva grande stima di lui.