Partito al Politecnico di Milano il corso e-Health Mitos in collaborazione con Assinter, le società ICT delle Regioni

Bella partenza per il corso Mitos 2015. Presenti discenti da molte delle società ICT in HOUSE delle regioni italiane. Otto moduli formativi per capire che cos’è l’e-Health oggi in Italia è come si sta realizzando il Fascicolo Sanitario Elettronico. Mariani Corso del PoliMi, aprendo i lavori, ha ricordato che la sanità italiana ha un estremo bisogno di questo matrimonio con Internet. Si spende in media per cittadini meno della media europea, l’indice di performance è uno dei più bassi, la popolazione italiana è la più vecchia d’Europa, la spesa in digitazione è meno di un terzo di quella europea. 

Stefano Micocci (Cup2000) e Alessandra Pepe (Innova Puglia) si confrontano in modo estremamente efficace e brillante sullo sviluppo del FSE in due regioni che hanno vissuto una storia assai diversa di digitalizzazione della sanità. Il Mitos è sempre stato un ottimo luogo di ‘contaminazione’ dell’innovazione in sanità. Anche l’Interrruzione per il panino delle 13 è occasione, tra i discenti,  di confronto tra l’esperienza di diverse regioni.

Ho cercato di spiegare  che l’innovazione (digitale) in sanità viaggia principalmente con il FSE e su un binario parallelo a quella della sanità a bassa comunicazione, tradizionale. Questo viaggiare in parallelo non può durare a lungo se non vogliamo che i due treni – quello della sanità ad alta comunicazione e bassa burocrazia è quello della sanità a bassa comunicazione e alta burocrazia – si scontrino e il Fascicolo faccia la fine della PEC, la posta elettronica certificata che chiude a ottobre. Si sa (Cup2000che mettendo assieme un vivo è un morto, chi ci rimette è il vivo. Occorre che la sanità tradizionale capisca, a partire dai sui manager, che il welfare del futuro avrà un cuore di bit e, come dicono gli inglesi, sarà citezen center, cioè basato sui bisogni reali della gente.

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