L’Articolo del giorno/Panorama/un chip sottopelle per i dipendenti (USA)

L’Articolo del giorno/Panorama/un chip sottopelle per i dipendenti (USA). È quello istallato dalla Three Square Market del Wisconsin a tutti i suoi dipendenti (consenzienti). Apre automaticamente le porte, attiva la macchina del caffè, il pc,  ecc.. Anche il mio gatto ce l’ha per aprire automaticamente la gattarola che dà sul terrazzo dei tetti di via San Vitale (e che non lascia così passare gatti ‘stranieri’ di via Benedetto XIV , ma non attiva la macchina del caffè) . A parte le battute, il cyborg, cioè l’inserimento di componenti tecnologiche all’interno del corpo umano è una realtà innegabile che caratterizzerà il futuro dell’umanità. Dopo il sapiens e il salienti-sapiens, l’uomo sarà sempre più bionico. Gli occhiali da vista che portiamo con le stanghette sulle orecchie, inventate da un londinese nel 1700, non sono meno invasivi di un chip sottopelle grande come un chicco di grano. L’ortopedia fa già grande uso di materiali metallici rafforzativi dello scheletro umano. Il chip è un salto di qualità: comunica, emette bit, oggi non pochi, domani tantissimi. Posso dire a chiunque mi intercetti con lo Smart Phone chi sono in mezzo alla gente, per strada, raccontare la mia storia, i miei desideri. È quello che fa già il mio abbigliamento. Come spiegare diversamente l’esplosione dei tatuaggi (gli ultimi, a la mode, sono testi scritti, veri messaggi). Qualcuno storce il naso, forse anch’io. C’è il rischio che diventi un  braccialetto elettronico per nuovi carcerati. Ma non è già così con le carte di credito e quella tavoletta, il cellullare appunto, che abbiamo sempre in tasca? Voglio ricordare poi, agli scettici, che l’uomo trovato ghiacciato sulle Alpi Venoste qualche decennio fa, vecchio di cinquemila anni, aveva cinquantotto tattuaggi sul corpo.  È stava scappando, perché è stato ucciso da una freccia che lo ha colpito alla spalla. 

Sotto: Panorama del 17 agosto

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