Entro il 2015 tutti i cittadini italiani hanno diritto al Fascicolo Sanitario Elettronico: una vittoria anche di Cup 2000

Ecco l’articolo di Paolo Del Bufolo sul Sole 24 Ore Sanità con allegato il decreto attuativo del FSE approvato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. 10 anni fa eravamo soli in Italia a proporre il Fascicolo per il cittadino, ora è una conquista nazionale e il principale fattore di innovazione nella sanità italiana

“Con il fascicolo elettronico la storia clinica del cittadino in un clic”

di Paolo Del Bufalo19 febbraio 2014

Storia clinica del cittadino disponibile con un clic grazie al fascicolo sanitario elettronico (Fse), senza più attese ed errori. Assistenza a tutto campo e ovunque grazie alla telemedicina con tanto di consulti on line. Le cure sul web, quelle che secondo le promesse degli ultimi anni (del ministro della Salute, dell’Innovazione e della stessa Confindustria) farebbero risparmiare una volta a regime fino a 12 miliardi al Servizio sanitario nazionale, prendono corpo grazie al decreto del Presidente del consiglio di ministri che prevede l’applicazione del Fse in tutte le Regioni entro il 30 giugno e le nuovissime linee guida sulla telemedicina domani sul tavolo della conferenza Stato-Regioni per il via libera definitivo.
E sempre nel settore delle tecnologie domani la Stato-Regioni darà il via libera anche al monitoraggio delle grandi apparecchiature: per Tac, risonanze magnetiche, acceleratori lineari, pet, sistemi gamma camera e così via, in uso in tutte le strutture sanitarie italiane pubbliche e private, scattano i controlli su collaudi, manutenzione effettuata o meno e relativi contratti, età.

Fascicolo sanitario elettronico allo starter
È il tassello fondamentale delle cure on line. Con la privacy garantita da regole ferree e poi, per ogni cittadino, un “nucleo minimo” di dati e documenti uguali per tutti, dai dati identificativi e amministrativi ai referti, dai verbali di pronto soccorso alle lettere di dimissione, dal profilo sanitario sintetico di ognuno di noi al dossier farmaceutico e al consenso o diniego alla donazione degli organi e tessuti. C’è poi una serie di documenti integrativi che arricchiranno il Fse e che dipenderanno dalle scelte regionali e che riguardano le prescrizioni (specialistiche, farmaceutiche, ecc.) le prenotazioni (specialistiche, di ricovero, ecc.), le stesse cartelle cliniche fino all’assistenza residenziale e semiresidenziale e le vaccinazioni, autocertificazioni, esenzioni ed eventuale partecipazione a sperimentazioni cliniche comprese. Un altro tassello del fascicolo sarà il «profilo sanitario sintetico», documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dai medici e dai pediatri di famiglia, che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta. Obiettivo: favorire la continuità di cura. Ma anche il cittadino potrà dire la sua. E lo farà nel «taccuino personale dell’assistito» dove potrà inserire dati e documenti personali relativi ai propri percorsi di cura, anche effettuati presso strutture al di fuori del Ssn. Che non essendo però certificati dal Ssn, devono essere distinguibili da quelli inseriti da chi alimenta il fascicolo dal punto di vista clinico.
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