Il Fascicolo Sanitario Elettronico è definitivamente legge dello Stato italiano

C’è n’è voluta, ma con l’approvazione del decreto sul ‘Fare’ del Governo Letta il FSE è definitivamente legge dello stato italiano.
Entrò il 30 giugno 2015 tutti i cittadini italiani dovrebbero poter utilizzare il FSE.
Nella legge non mancano limiti e contraddizioni (il progetto non è di fatto finanziato, è presente il tentativo di creare una struttura burocratica centralistica con lAgenzia per l’Italia Digitale, ecc.).
Nonostante tutto questo è un successo se si pensa che fino a non molti anni fa eravamo veramente in pochi a sperimentare il Fascicolo Sanitario Elettronico del Cittadino, con l’incomprensione e anche, spesso, l’opposizione di tanti.
Queste le modifiche introdotte nell’ultima formulazione rispetto al testo precedente del decreto dell’Agenda Digitale della fine del 2012

L’articolo 17 è sostituito dal seguente:
«Art. 17. — (Misure per favorire la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico). — 1. All’articolo 12 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 2, dopo le parole: “Il FSE è istituito dalle regioni e province autonome,” sono inserite le seguenti: “conformemente a quanto disposto dai decreti di cui al comma 7, entro il 30 giugno 2015,”;
b) dopo il comma 2 è inserito il seguente:
“2-bis. Per favorire la qualità, il monitoraggio, l’appropriatezza nella dispensazione dei medicinali e l’aderenza alla terapia ai fini della sicurezza del paziente, è istituito il dossierfarmaceutico quale parte specifica del FSE, aggiornato a cura della farmacia che effettua la dispensazione”;
c) al comma 6, le parole: “senza l’utilizzo dei dati identificativi degli assistiti e dei documenti clinici presenti nel FSE” sono sostituite dalle seguenti: “senza l’utilizzo dei dati identificativi degli assistiti presenti nel FSE”;
d) al comma 7, le parole: “con decreto” sono sostituite dalle seguenti: “con uno o più decreti” e le parole: “i contenuti del FSE e” sono sostituite dalle seguenti: “i contenuti del FSE e del dossierfarmaceutico nonché”;
e) al comma 15, dopo le parole: “dei servizi da queste erogate” sono aggiunte le seguenti: “, ovvero partecipare alla definizione, realizzazione ed utilizzo dell’infrastruttura nazionale per l’interoperabilità per il FSE conforme ai criteri stabiliti dai decreti di cui al comma 7, resa disponibile dall’Agenzia per l’Italia digitale,”;
f) dopo il comma 15 sono aggiunti i seguenti:
“15-bis. Entro il 30 giugno 2014, le regioni e le province autonome presentano all’Agenzia per l’Italia digitale e al Ministero della salute il piano di progetto per la realizzazione del FSE, redatto sulla base delle linee guida rese disponibili dalla medesima Agenzia e dal Ministero della salute, anche avvalendosi di enti pubblici di ricerca, entro il 31 marzo 2014.
15-ter. L’Agenzia per l’Italia digitale, sulla base delle esigenze avanzate dalle regioni e dalle province autonome, nell’ambito dei rispettivi piani, cura, in accordo con il Ministero della salute, con le regioni e le province autonome, la progettazione e la realizzazione dell’infrastruttura nazionale necessaria a garantire l’interoperabilità dei FSE.
15-quater. L’Agenzia per l’Italia digitale e il Ministero della salute operano congiuntamente, per le parti di rispettiva competenza, al fine di: a) valutare e approvare, entro sessanta giorni, i piani di progetto presentati dalle regioni e dalle province autonome per la realizzazione del FSE, verificandone la conformità a quanto stabilito dai decreti di cui al comma 7 ed in particolare condizionandone l’approvazione alla piena fruibilità dei dati regionali a livello nazionale, per indagini epidemiologiche, valutazioni statistiche, registri nazionali e raccolta di dati a fini di programmazione sanitaria nazionale; b) monitorare la realizzazione del FSE, da parte delle regioni e delle province autonome, conformemente ai piani di progetto approvati. La realizzazione del FSE in conformità a quanto disposto dai decreti di cui al comma 7 è compresa tra gli adempimenti cui sono tenute le regioni e le province autonome per l’accesso al finanziamento integrativo a carico del Servizio sanitario nazionale da verificare da parte del Comitato di cui all’articolo 9 dell’intesa sancita il 23 marzo 2005 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio 2005.
15-quinquies. Per il progetto FSE di cui al comma 15-ter, da realizzare entro il 31 dicembre 2015, è autorizzata una spesa non superiore a 10 milioni di euro per l’anno 2014 e a 5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, da definire su base annua con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze su proposta dell’Agenzia per l’Italia digitale”».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.