Una proposta del Ministro della Sanità Inglese

IN INGHILTERRA I MEDICI VENGONO GIUDICATI ON LINE (Sn) – Roma, 31 dic. – Per promuovere un’interazione più stretta tra cittadini e sistema, il ministro della sanità Ben Bradshaw vorrebbe tentare la via di Internet ed offrire ai pazienti inglesi una bacheca sul sito del National Health Service (Nhs) dove pubblicare e leggere cosa pensano dei centri medici locali, sperando di spingere questi ultimi ad offrire servizi più accurati per paura di venir abbandonati in favore di altri con recensioni online più soddisfacenti. Come ha rivelato al Guardian, Bradshaw vorrebbe fare del sito un punto di riferimento per il settore sanitario, come Amazon lo è diventato per il commercio dei libri e Trip Adviser per l’industria turistica, in grado di fornire informazioni e riscontri, sia positivi sia negativi, da parte di coloro che effettivamente utilizzano i servizi.

Questa notizia di Sanità News è meno singolare di quanto non appaia. Io non credo che il Ministro della sanità inglese voglia mettere i medici alla gogna – se facesse questo farebbe una cosa stupida che, tra l’altro, si contrapporrebbe a tutta la storia del welfare inglese. Penso invece che voglia utilizzare le straordinarie opportunità offerte da Internet per aprire il sistema sanitario al suo ambiente, ai cittadini. In altre parola, penso che voglia far diventare il cittadino – passatemi il termine – “parte del sistema sanitario”. Il sapere diffuso del cittadino – un tema che era caro a Achille Ardigò – può essere messo al servizio della stessa persona e dell’organizzazione della scienza medica e della sanità? E’ un “sapere ambientale”, quello dei cittadini, che nella vecchia cultura accademica aveva ben poco valore (ovvero, aveva una connotazione, appunto, non scientifica o a-scientifica, popolare). Senza sposare la filosofia di Google (la notizia più accreditata è quella più linkata dalla gente), l’organizzazione del servizio sanitario pubblico deve necessariamente fare un passo in avanti. Ad esempio costruendo wiki-portali metropolitani o regionali per la salute, veramente interattivi e aperti al cittadino.

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