La Campania vuole realizzare il Fascicolo Sanitario Elettronico in collaborazione con l’Emilia Romagna e Cup2000

Oggi importante appuntamento a Napoli. Devo presentare le mie teorie sull’e-Health e l’esperienza del Fascicolo Sanitario Elettronico. C’è un pubblico di eccezione: il Presidente della Regione Caldoro, il commissario alla sanità Cinque, il direttore del Ministero e della Salute Massimo Casciello, i vertici dell’Associazione industriale e del CNR. Mentre mi reco alla bella bella sede dell’Associazione industriali di Piazza dei Martiri, sede del convegno, vedo in un viottolo una farmacia con fuori esposto un cartello ‘Prenotazioni Cup’. Penso ad un analogo convegno nazionale di venticinque anni addietro, a Terni, in Umbria, in cui presentai una relazione dal titolo ‘ll Cup in farmacia’ . Fui aspramente contestato da un nutrito gruppo di rappresentanti della sanità italiana. La mia proposta era ritenuta quasi blasfema. Il Cup in un negozio! Poi, per fortuna, le cose andarono diversamente e oggi, in tutta Italia e non solo a Bologna, si prenotano elettronicamente visite ed esami anche nelle farmacie. Anche per il Cup e poi per il FSE abbiamo avuto gli stessi problemi. All’inizio l’idea di condividere i dati con i cittadini era giudicata, nel migliore dei casi, una cosa velleitaria. Quante riunioni burrascose con la mia Regione!
Al convegno di Napoli trovo invece una calorosa accoglienza e un salone strapieno. La Regione Campania, con il pieno appoggio del mondo delle imprese, della sanità privata e di autorevoli centri di ricerca vuole realizzare il FSE. Lo ritiene un obiettivo strategico nel piano di risanamento e poi di rilancio della sanità campana, per il quale ha gia conseguito importanti risultati. Non solo, ha scelto come modello di riferimento l’esperienza dell’Emilia Romagna e di Cup2000, con i quali intende – sono parole del Commissario Cinque – collaboare al più presto dando seguito alle procedure istituzionali previste dalla legge.
Anche queste parole, condivise da tutto i partecipanti, mi rassicurano come quel cartello appeso alla farmacia nel vicolo di Napoli. Forse abbiamo fatto cose veramente importanti e utili e lasciato un buon ricordo. Poi c’è sempre qualcuno che non capisce e che ti ostacola. Ma queste sono persone che non lasceranno ricordi.

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